La vecchia scuola, la nuova scuola.
Per chi come me fa parte del mondo dell’editoria
sa di cosa sto parlando.
Per chi invece è nuovo dell’argomento lo
spiego subito: si tratta del modo in cui uno scrittore sceglie di narrare la
sua storia.
La vecchia scuola significa scrivere
utilizzando il passato remoto, la nuova scuola predilige invece il presente
indicativo.
Al di là dei miei gusti personali, più
che di questo secondo me si dovrebbe parlare di scrivere bene o scrivere male.
Ci sono infatti libri che non c’è
tecnica narrativa che tenga, sono scritti male e non si riescono a leggere, e
libri che invece ti catturano dalla prima riga.