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La Divina Commedia 2.0



TITOLO: La Divina Commedia 2.0
AUTORE:
Daniele Bello e Silvia De Meis
GENERE:
Libri per ragazzi
CASA EDITRICE:
Astro edizioni

Trama:
Un ragazzotto come tanti, Lucciarelli, durante una recita a scuola, si addormenta in palestra. Quando si sveglia, suo malgrado, si trova catapultato nel mondo descritto da Dante nella Divina Commedia, dall’Inferno fino al Paradiso.
Gli autori si divertono, tra gag esilaranti e in chiave moderna come per i “selfie” e le battute sui gruppi metal e i film horror, a riscrivere il più fantastico viaggio nell’Aldilà mai inventato, in versione edulcorata per ragazzi.
Il testo contiene appendici che spiegano le principali tematiche in Dante: l’amor cortese; la faida guelfi e ghibellini; la filosofia di Aristotele; il geocentrismo tolemaico e altri approfondimenti per le spiegazioni sia a scuola sia in famiglia. E la Divina Commedia non è mai stata così semplice e divertente!


Pregherò cordialmente Amazon di non propormi più letture di questi autori.
Definire questo libro una delusione è un giudizio più che positivo.

Volete sapere cosa ne penso?
Penso che sia il peggior modo di proporre ai giovani lettori un’opera importante e significativa com’è la Divina Commedia di Dante Alighieri.
Più che una versione edulcorata è una versione istupidita.
Il linguaggio usato è svilente, pieno di dialettismi ed espressioni adolescenziali che stonano con l’intento ipotetico del libro, ovvero avvicinare i bambini (sì, i bambini perché l’età di lettura consigliata è 8 anni) alla Commedia dantesca.
Gli approfondimenti? Meglio un Bignami, almeno spiega più cose e lo fa meglio.
Lo stile narrativo fa acqua da tutte le parti.
Boccio in pieno l’uso del presente indicativo (accidenti a questi corsi di scrittura creativa che sfornano finti autori incapaci di scrivere perbene!) e anche i dialoghi che sono un semplice susseguirsi di battute simile a un plot teatrale.
Verbi come “dire”, “replicare”, “domandare” e tanti altri che si utilizzano per la comunicazione fra due o più personaggi sono totalmente assenti.
In compenso però c’è un editing pessimo, con errori che spuntano come i funghi in autunno.

Mi sento di consigliare ai genitori che desiderano far scoprire ai propri figli la Divina Commedia altre opere, meglio concepite e soprattutto più serie, come per esempio quelle della Dami editore o della San Paolo che ha realizzato una bellissima versione a fumetti della Commedia.
C’è anche, per i più piccoli, l’indimenticabile Inferno di Topolino firmato Walt Disney.

Rileggerei questo libro? Assolutamente no.