Recensioni e post

Parliamoci chiaro


Ho scoperto, quando ho riaperto i battenti del blog, di aver lasciato un paio di cose in sospeso.
Capita quando si hanno molti pensieri per la testa e soprattutto quando si leggono certi commenti, motivo per cui ho chiuso definitivamente il modulo dei commenti.
Quelle piccole cose lasciate in sospeso le chiarisco qui così siamo a posto.


Cari autori che collaborate con me, sappiate che da adesso in poi non avvertirò più nessuno di voi riguardo l’uscita delle segnalazioni e delle recensioni.
Non lo farò perché prima di tutto non sono una casella postale che deve scrivere a tutti quanti, non sono la vostra schiava che deve segnalare e recensire quando lo dite voi e poi perché se chiedete una collaborazione come minimo dovreste tenere d’occhio il blog (e magari anche inserirvi tra i follower, come gesto di cortesia).
Il lavoro che faccio è gratis, quindi fate questo piccolo sforzo.
Altrimenti potete pure rivolgervi altrove.

Parlando di libri ho detto che proprio in virtù del fatto che il mio non è un lavoro a pagamento, voglio essere libera di scegliere cosa leggere e recensire.
Ecco perché da adesso in poi non leggerò più libri scritti al presente indicativo.
Non mi piacciono, non ritengo che scrivere in quel modo sia una tecnica narrativa valida.
Trovo anzi che chi scrive in quel modo non sia un autore capace di scrivere come si deve.
Quindi basta, d’ora in poi mi riservo l’assoluto piacere di scegliere personalmente quali saranno le mia letture da segnalare e recensire.
Lascio per tutti gli autori che non recensirò più per i motivi sopracitati un piccolo consiglio: provate a leggere i classici, prima di cimentarvi nella scrittura.
Giusto per non dover più leggere castronerie e anche per avere un libro fatto come si deve, che lasci qualcosa ai suoi lettori.
Show don’t tell?
No, cari autori: show and tell, semmai.
E per piacere, se vi rendete conto che non siete gli scrittori che vorreste essere gettate la spugna e non seguite più i video, i manuali e i corsi di scrittura creativa.
Scrittori si nasce, non si diventa.
(Vi pare che Manzoni per esempio abbia mai seguito un corso di scrittura creativa?)

E con questa considerazione vi lascio.
Lo so che di sicuro mi attirerò le ire di molti scrittori ma sinceramente mi interessa poco e niente.
Sono stanca di essere presa in giro come lettrice e di trovarmi fra le mani libracci di ultima categoria.