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La mutazione


TITOLO: La mutazione
AUTORE: Robin Cook
GENERE: Thriller
CASA EDITRICE: Sperling & Kupfer

Trama:
Grazie ad avanzate tecniche di fecondazione artificiale, Victor, un ricercatore genetico, riesce ad avere con la moglie Marsha un secondo figlio.
Ma avendo manipolato il DNA del bambino, non ha calcolato le conseguenze terribili di questo intervento.

Cosa succede se si gioca a fare Madre Natura?
È quello che si chiede Robin Cook nel suo libro, un horror un po’ thriller un po’ fantascientifico ma molto attuale.
Victor e Marsha non possono più avere figli, dopo la nascita travagliata di David e così decidono di ricorrere a una madre surrogata.
Victor però non è un uomo qualunque, è uno scienziato che lavora per un laboratorio di biogenetica e ha deciso di creare l’uomo perfetto attraverso le mutazioni genetiche.
Ha usato diversi feti come cavie, fra cui quello di suo figlio VJ.
I bambini nati sono tutti dei geni, piccoli adulti nascosti in corpi di neonati, ma il guaio è che crescendo la loro intelligenza aumenta e con lei la consapevolezza che per ottenere ciò che vogliono devono togliere di mezzo qualsiasi cosa li ostacoli.
Così VJ toglie di mezzo il fratello, la tata e continua in una china sporca di sangue sotto lo sguardo orgoglioso del padre e quello terrorizzato della madre che lentamente inizia a capire chi è realmente suo figlio.
Il libro è bello, senza dubbio. Lo stile non si dilunga troppo nelle descrizioni, è diretto e i personaggi sono descritti in modo netto.
La tematica che affronta è più che mai attuale: perché l’uomo deve mettersi al posto della Natura o, per chi crede, di Dio?
Da dove nasce questo desiderio di supremazia che poi sfocia sempre nell’annientamento del prossimo?
E quali sono le terrificanti conseguenze di questo gioco?
Rileggerei questo libro? Sì.