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La donna del fiume (Serie di Owen Archer vol. 4)


TITOLO: La donna del fiume (Serie di Owen Archer vol. 4)
AUTORE: Candace Robb
GENERE: Giallo Storico
CASA EDITRICE: Piemme

Trama:
Città di New York, marzo 1367.
Nel corso di una delicata missione diplomatica guidata da Owen Archer, Ned, amico di Owen, viene accusato di un duplice omicidio che pare legato alla tragica morte, a Londra, della fidanzata di Ned, Mary. Molti sono i misteri nascosti dietro quelle morti e molti i retroscena di quella missione organizzata dall'Arcivescovo di York, John Thoresby, e alla quale sono legati fragili e sotterranei giochi di potere.
Su uno sfondo storico e politico sapientemente ricostruito, i personaggi si muovono spinti dall'ambizione e dalla sete di potere in una spirale di intrighi che si allarga sempre più fino a coinvolgere le più alte sfere del regno.

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Il titolo è un po’ ingannevole.
La donna del fiume fa infatti pensare a Magda Digby, la guaritrice che vive appunto sulle rive del fiume che lambisce la città di York, e invece il titolo allude a Mary, la dama di compagnia di Alice Perrers (l’amante di re Edorardo III) che muore annegata.
Anche se il libro non inizia con la sua morte. 
Comincia infatti con una rissa in una locanda che ha per protagonisti Ned, capitano delle guardie e amico di Owen Archer, e Daniel, un dongiovanni sbruffone che vive a corte.
Daniel muore, del suo omicidio viene incolpato Ned e Mary (che è anche la compagna di Ned) appunto muore.
Da qui partono le indagini e ci si aspetta di avere Owen come protagonista.
Invece no.
Non è assente come nel libro precedente, intendiamoci, ma non è nemmeno la figura centrale della storia.
A dominare la scena sono infatti Ned, Alice Perrers, l’arcivescovo Thoresby e sir William Wykeham che aspira alla carica di arcivescovo.
Questi quattro personaggi, capitolo dopo capitolo, si incontrano e scontrano fino a passare di nuovo la palla a Owen che nelle ultime venti pagine conclude l’indagine.
Non vi anticipo nulla su chi è il mandante degli omicidi, vi dico tuttavia che questo libro si avvicina molto alla realtà.
Il mandante degli omicidi infatti non verrà punito, perché è troppo potente e influente per poter essere arrestato e processato.
Un tocco alla Sciascia, che rende il romanzo molto attuale.
Notevole anche l’attenzione storica dell’autrice che inserisce nel romanzo il personaggio di Geoffrey Chaucer, il poeta aurore dei noti Canterbury Tales.
Rileggerei questo libro? Sì, ma non subito.