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Don Arlocchi e il mistero della statua di Minerva


TITOLO: Don Arlocchi e il mistero della statua di Minerva
AUTORE: Ernesto Masina
GENERE: Narrativa
CASA EDITRICE: Macchione

Trama:
“I due tolsero tutte le pietre dal sacco e su ognuna videro o un altro volto, o motivi floreali, ed in ultimo uno più lungo con la scritta “Miner e forse metà della lettera V.” Don Arlocchi rimase a lungo a pensare ma non riusciva a capire cosa potessero significare quegli scritti e quei bei visi scolpiti.
Poi, improvvisamente, come in un lampo gli apparve il Tempio Capitolino di Brescia che aveva visitato tanti anni prima durante una gita organizzata dal Seminario nel quale studiava.
Era possibile che fossero reperti romani? Ma in Valcamonica? Sì, lui sapeva che i Romani erano passati anche in Valle, ma quelli era andati dappertutto, e non sapeva se avessero lasciato tracce. Comunque bisognava indagare.”


Prendete Padre Brown, prendete Andrea Vitali e le sue storie di provincia mai banali né scontate. Metteteci dentro Ernesto Masina e otterrete un romanzo strepitoso.
Leggere le avventure di Don Arlocchi e delle avventure delle persone che vivono nel piccolo paesino di Breno, in cui è ambientato il libro, è stato un autentico piacere.
L’autore è infatti capace di creare realtà vivide, forti e coinvolgenti.
E anche in questo caso, dove tutto sembra cominciare con la ricerca della testa marmorea della dea Minerva, c’è molto di più.
E lo sa Don Arlocchi, così come lo sa il Commissario che per quanto sbuffi e borbotti alla fine dovrà darsi da fare per risolvere il misterioso omicidio che macchia Breno.
Perché anche nei migliori paesi di provincia niente è come sembra.
Lo stile narrativo è scorrevole, iniziata la lettura vi assicuro che è difficile interromperla.
Rileggerei questo libro? Certo.