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Il prezzo della vita


TITOLO: Il prezzo della vita
AUTORE: Francesco Abate
GENERE: Narrativa
CASA EDITRICE: CSA editore

Trama: 
L'idillio di una storia d'amore che non guarda alle differenze d'età, un matrimonio che sfida maldicenze e cattivi pronostici, la promessa di una vita insieme.
Ma sotto la superficie delle apparenze, dietro la maschera delle convenienze sociali e l'immagine che proiettiamo di noi, spesso vive un altro mondo: feroce, cinico e disilluso.
Riuscire a non farsi cambiare del tutto dalle cattive esperienze del passato costa fatica, ammettere a se stessi che a volte, per ottenere qualcosa, ci si è venduti richiede uno sforzo maggiore; ma i conti con la propria coscienza, prima o poi, bisogna farli, perché: "Arriva comunque un giorno in cui guardi tutte le persone che ti circondano e capisci che a nessuno di loro piaci, che stanno con te solo perché gli servi, così come tu stai con loro solo perché ti servono".

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Se c’è una parola che mi viene in mente dopo la lettura di questo libro è senza dubbio “valori”. 
Cosa sono i valori della vita? 
Cosa significa vivere una vita dignitosa? 
In questo libro, dove l’autore afferma di essersi in parte ispirato ad alcune esperienza personali, lo scopriamo seguendo le vicende di Antonio, Michele, sua moglie Filomena e Jessica, la loro figlia. 
Sono tutte persone schiave di qualcosa. 
Dei soldi, del sesso, dei falsi valori che vengono oggi idolatrati come dèi. 
Sono colossi d’argilla destinati a cadere in modo misero, in un susseguirsi di eventi a cui si potrebbe porre fine ma questo non avviene perché nessuno dei protagonisti possiede l’umiltà necessaria per cambiare. 
La narrazione di questo libro è toccante, cruda nei punti giusti, lascia al lettore un grande insegnamento che è appunto quello di seguire i veri valori della vita e non i falsi miti. 
Lo stile è semplice e intenso, il romanzo scorre senza fatica. 
Rileggerei questo libro? Sì.