Quanti libri vengono piratati ogni anno?
Ve lo siete mai chiesti?
No, credo di no perché in genere quando
si parla di pirateria virtuale ci si riferisce ai film, alle serie tv, ai
programmi per pc e ai brani musicali.
Ai libri non pensa quasi nessuno, complice
anche il fatto che in Italia ormai leggere dei buoni libri è diventata
un’attività per poche persone intelligenti.
Ogni anno vengono piratati migliaia di
libri: dalle case editrici alle noeap, fino ad arrivare alle case self e
addirittura alle piattaforme di distribuzione. Non c’è scampo per nessuno.
Si piratano libri vecchi (considerati
quindi senza diritti d’autore, anche se la questione è tutta da dimostrare) e
nuovi, famosi e non famosi, di qualsiasi genere.
Questi libri vengono poi inseriti in
siti dove si pirata di tutto e messi a disposizione del pubblico, a volte
gratis e a volte a pagamento.
La giustificazione di questo
comportamento scorretto non è una sola, purtroppo.
C’è chi sostiene che il copyright non
deve esistere, chi dice che i libri costano troppo, chi invece sostiene che la
pirateria aumenti la vendita dei libri che vengono piratati.
Personalmente sono contraria alla
pirateria, di qualsiasi tipo e in special modo (visto che qui parliamo di
libri) di quella editoriale perché lede gli autori, le case editrici, i negozi
e soprattutto non rispetta il lavoro che c’è alle spalle della creazione di un
libro.
È un furto non solo di denaro ma anche
di idee, poiché a chi ha creato il tal libro non viene riconosciuto alcun
merito.
“È fondamentale che l’autore possa
ricevere un guadagno dal proprio lavoro ed è importante che si senta protetto
da dall’editore presso il quale pubblica.
A sua volta l’editore paga i diritti
all’autore e si fa mediatore con il pubblico, ha il compito di fare in modo che
il testo sia corretto, che nel caso di un’inchiesta quanto scritto sia
vagliato, e che la documentazione in possesso dell’autore sia verificata e
autentica.
Il libro ha un costo, dato dalla stampa
e dal lavoro dello scrittore e dell’editore: questo è il motivo per cui viene
riconosciuto il diritto d’autore. Sono aspetti da riconoscere e valorizzare,
perché dietro c’è il lavoro di creazione dello scrittore, redazionale e di
valorizzazione commerciale da parte dell’editore.
Chi si reca in libreria deve capire che
dietro il libro c’è un lavoro che ha un prezzo.”
Chiedetevi quindi se vale davvero la
pena di scaricare un libro piratato e quando volete lamentarvi del costo dei
libri domandatevi perché siete disposti a spendere mille euro per un cellulare
nuovo e non venti per un libro di carta o cinque per un libro digitale.