Si può dire che sia il genere per eccellenza del Novecento, perché è
tutto teso al futuro che si sviluppa in diversi modi e con tecniche di
narrazioni totalmente nuove.
L'espressione inglese science fiction fu inventata da Hugo Gernsback
nel 1926 ed era la contrazione delle parole “scientific fiction” ovvero
“finzione scientifica”.
La traduzione italiana fantascienza, attraverso un calco linguistico, è
stata attribuita a Giorgio Monicelli e risale al 1952.
Il punto focale del genere fantascientifico è che tutto, o parte, di
ciò che si trova in esso si può spiegare scientificamente.
Nelle fiabe e nel genere fantasy questo elemento non c’è.
I precursori della fantascienza furono gli scrittori Jules Verne e
Herbert George Wells che con i loro romanzi posero alcune delle basi del genere.
Fu poi Hugo Gernsback con le sue Amazing Stories a dare l’avvio vero e
proprio alla fantascienza.
Nel corso del Novecento questo genere subì diverse trasformazioni,
venendo spesso incontro anche alle vicende della Storia: basta pensare infatti
che dopo il secondo conflitto mondiale quasi tutto il genere libresco
fantascientifico era impostato su visioni di un futuro apocalittico, mentre
negli anni Sessanta per assecondare i cambiamenti sociali e politici dell’epoca
molti scrittori crearono un nuovo genere a cui diedero il nome di New Wave dove
crearono storie mirabolanti di pianeti lontani e futuri positivamente
sorprendenti.
I generi della fantascienza sono molti, tutti molto variegati perché in
questo tipo di narrativa si è evoluta una grande varietà di generi e
sottogeneri, con la commistione sempre più frequente della fantascienza con il
fantasy e l'horror, tanto che alcuni autori e critici utilizzano di preferenza
l'espressione speculative fiction (ovvero narrativa speculativa) per descrivere
questo fenomeno che utilizza l'immaginario, il surreale anche un pizzico di
fantasy per dare maggior impatto al messaggio da trasmettere.
Nella fantascienza spesso un autore usa vari temi contemporaneamente e le
sue opere si possono collocare all'interno di più categorie. Una prima
classificazione di tipo convenzionale, viene spesso effettuata tra fantascienza
hard e soft, dove la prima si occupa con
verosimiglianza degli aspetti tecnologici, la seconda invece rivolge il suo
interesse ai temi umanistici e sociologici.
I filoni più noti della fantascienza sono:
-Fantascienza apocalittica e post apocalittica: incentrato sulla fine,
imminente o già avvenuta, del mondo a causa di guerre nucleari, disastri
naturali o artificiali e pandemie.
-Fantapolitica: è un filone che si congiunge con quello storico e si
concentra nel descrivere un sistema politico o una situazione politica
ipotetici, ambientati spesso in un futuro prossimo.
-Science fantasy: è quel filone dove fantascienza e fantasy si
uniscono. L’esempio più noto è la serie di fumetti “John Carter”.
-Fantascienza distopica: è una rappresentazione di uno stato di cose
futuro che, in contrapposizione all'utopia, presenta situazioni e sviluppi
sociali, politici e tecnologici altamente negativi.
-Steampunk: è un filone che introduce una tecnologia anacronistica
all'interno di un'ambientazione storica, spesso il XIX secolo e in particolare
la Londra vittoriana.
Le storie steampunk descrivono un mondo anacronistico in cui tecnologia
e strumentazioni vengono azionate dalla forza motrice del vapore e l'energia
elettrica torna a essere, come nella fantascienza ottocentesca, un elemento
narrativo capace di ogni progresso e meraviglia.
Una delle opere più famose è “La lega degli straordinari Gentlemen” di
Alan Moore.
-Fantascienza cibernetica: è quel filone che riguarda gli androidi e la
tecnologia come protagonista o parte assolutamente rilevante della storia.
Quando assume aspetti pessimistici allora si chiama fantascienza
cyberpunk.
I padri di questo genere sono stai Isaac Asimov e Ray Bradbury.
-Space opera: riguarda tutte quelle saghe libresche o cinematografiche
di fantascienza. Rientrano qui alcune delle saghe più famose del mondo come
Visitors, Star Trek, Star Wars, Matrix e Terminator.