Recensioni e post

Il libro del mese #3 - Antologia di Spoon River


(Edgar Lee Masters - foto homolaicus)

TRAMA

L'"Antologia di Spoon River" è una nota raccolta di poesie americane scritta fra il 1914 e il 1916 in due differenti edizioni (la prima contava 213 epigrafi, la seconda 244).
È stata pubblicata per la prima volta da Einaudi nel 1943, tradotta da Fernanda Pivano e scoperta da Cesare Pavese.
Da allora sono state fatte innumerevoli edizioni; il numero di copie vendute, da autentico bestseller, è straordinario, soprattutto se si tiene conto del fatto che si tratta di un libro di poesia, tradotto per di più da un’altra lingua.

L’AUTORE

Il poeta statunitense Edgar Lee Masters nasce a Garnett (Kansas, USA) il giorno 23 agosto 1869. La madre Emma J. Dexter e il padre Wallace si erano trasferiti in quella cittadine solo per un breve periodo per avviare l'attività forense. La famiglia fa presto ritorno alla fattoria dei nonni paterni vicino a Petersburg, nella Contea di Menard, nello stato dell'Illinois. L'infanzia è segnata da due morti precoci: nel 1878 quella del fratellino minore; l'anno successivo è il suo migliore amico a scomparire, morto schiacciato da un treno. Nel 1880 con la famiglia si trasferisce a Lewistown, nel Maine: qui Edgar frequenta la scuola superiore e nello stesso periodo pubblica i suoi primi articoli per il Chicago Daily News.
Il clima culturale della città, il cimitero cittadino a Oak Hill e il vicino fiume Spoon saranno per Edgar Lee Masters grande e preziosa fonte di ispirazione per l'Antologia di "Spoon River", che molta fama gli procurerà. L'Antologia, che rappresenta la sua vendetta contro l'ipocrisia e la mentalità ristretta di una piccola città, avrebbe certamente decretato la fama del suo autore, tuttavia anche la rovina della sua posizione di prestigio nella società cittadina. Le sue poesie intanto raccolgono apprezzamenti da tutto il mondo, dall'Inghilterra tra gli entusiasti c'è anche Ezra Pound.

Nel 1889 e nel 1890 frequenta l'accademia Knox (un corso preparatorio tenuto presso il Knox College) che l'autore è però costretto ad abbandonare a causa delle difficoltà economiche.
Dopo aver lavorato presso l'ufficio legale del padre, ottiene l'Admission to the bar nello stato dell'Illinois (titolo corrispondente alla laurea italiana in Legge e all'abilitazione alla professione forense).
Diviene socio a Chicago di Kickham Scanlan nel 1893. Edgar Lee Masters sposa nel 1898 Helen M. Jenkins, figlia di un avvocato, dalla quale ha tre figli.
Nonostante un lungo periodo di incertezze e agitazioni (dal 1908 al 1911) dovute a una relazione extraconiugale e a una disputa con l'avvocato Clarence Darrow di cui era stato socio, nel 1911 si mette in proprio ed apre un suo ufficio legale.
La sua opera riceve il riconoscimento "Mark Twain Silver Medal" nel 1936, i premi "Poetry Society of America" e "Academy of American Poets Fellowship" nel 1942 e il "Shelly Memorial Award" nel 1944.
Due dei suoi figli seguiranno le sue orme letterarie. La figlia Marcia si dedicherà alla poesia, mentre il figlio Hilary Masters, diverrà romanziere. Proprio quest'ultimo, insieme al fratellastro Hardin, scriverà una biografia del padre.
Dopo lo scarso successo della raccolta "The New Spoon River" (pubblicata nel 1924), l'autore abbandona definitivamente la professione di avvocato per dedicarsi alla scrittura. Negli ultimi anni riesce a sostenersi presso il Chelsea Hotel di New York solo grazie ai prestiti di pochi amici. Qui risiede fino al 1943, periodo in cui la sua attività si fa frenetica e spazia dai poemi alle biografie, dai saggi storici a nuovi romanzi; Masters però non ritrova né l'ispirazione né il successo delle poesie legate allo Spoon River. Quando peggiorano le sue condizioni di salute si trasferisce in North Carolina con la moglie.
Edgar Lee Masters muore di polmonite, in condizione disgraziate, il giorno 5 marzo 1950; è sepolto nel cimitero Oakland di Petersburg.

STORIA DEL LIBRO

L’antologia di Spoon River nasce dal desiderio del poeta Edgar Lee Masters di affrontare con uno sguardo americano il tema della morte, tanto caro da secoli ai letterati europei.
Le poesie, o per meglio dire gli epitaffi, sono tratti dalle vite di alcune persone che Masters conobbe di persona quando era bambino e dalle lapidi dei cimiteri dei piccoli paesi di Lewistown e Petersburg nell’Illinois.
Il poeta scelse di far parlare i morti nei suoi versi in quanto, essendo trapassati, potevano raccontare le loro vite in totale sincerità poiché ormai non avevano più nulla da perdere.

La storia della pubblicazione in Italia dell'Antologia di Spoon River è abbastanza particolare da meritare di essere raccontata. Durante il ventennio fascista la letteratura americana era ovviamente osteggiata dal regime, in particolare se esprimeva idee libertarie come nel caso di Edgar Lee Masters. La prima edizione italiana porta la data del 9 marzo 1943.
Fernanda Pivano racconta: «Ero una ragazzina quando vidi per la prima volta l'Antologia di Spoon River: me l'aveva portata Cesare Pavese, una mattina che gli avevo chiesto che differenza c'è tra la letteratura americana e quella inglese».
I primi libri americani che Pavese portò alla Pivano, lei li guardò «con grande sospetto».
Ma con l'Antologia di Spoon River fu un colpo di fulmine: «l'aprii proprio alla metà, e trovai una poesia che finiva così "mentre la baciavo con l'anima sulle labbra, l'anima d'improvviso mi fuggì". Chissà perché questi versi mi mozzarono il fiato: è così difficile spiegare le reazioni degli adolescenti».
Per un’adolescente cresciuta in un'epoca dominata dall'"epicità a tutti i costi" i versi di Masters e la loro "scarna semplicità" furono una rivelazione.
Quasi per conoscere meglio i personaggi, Fernanda iniziò a tradurre in italiano le poesie, naturalmente senza dirlo a Pavese: temeva che la prendesse in giro.
Ma un giorno Pavese scoprì in un cassetto il manoscritto e convinse Einaudi a pubblicarlo. Incredibilmente riuscì a evitare la censura del ministero della cultura popolare cambiando il titolo in «Antologia di S. River» e spacciandolo per una raccolta di pensieri di un quanto mai improbabile San River.
(Fonte: altervista)

CURIOSITÀ

Da questa antologia è stato concepito l’album “Non al denaro, non all’amore, né al cielo” di Fabrizio De André (1971) interpretato successivamente come omaggio postumo anche da Morgan.
Nel 2005 il fotografo statunitense William Willinghton si recò nei luoghi che ispirarono Masters e realizzò alcune fotografie che raccolse successivamente nel libro “Spoon River, ciao” (Dreams Creek, 2006), insieme ad alcuni testi inediti di Fernanda Pivano.