TITOLO: Il sogno di Brandon
AUTORE: Salvatore Dolmetti
GENERE: Narrativa
CASA
EDITRICE: PubMe
Trama:
Brandon, il cui nome è un tributo
all’indimenticabile Brandon Lee, è un ragazzo con un sogno nel cassetto:
diventare una rock star. Impara da autodidatta, a suonare la chitarra quando
era ancora un bambino. Vive a Grey Land, un quartiere malfamato, dove domina la
criminalità. Nonostante tutto riesce a mantenere il suo buon cuore e non smette
di credere nei sogni. Un ragazzo dal carattere forte, ribelle e sicuro di sé.
Michelle la più bella e ricca della città è la sua fidanzata, ma da sempre il
cuore di Brandon batte per la compagna di banco Isabel, una ragazza tutt’altro
che ricca ma non facile da conquistare. L’amore per la musica però,
porterà Brandon a perdere se stesso, rendendolo schiavo del denaro del successo
e della lussuria. Nel corso della sua vita, rivelerà di avere ancora un altro
sogno, più grande e importante di quello iniziale da realizzare assolutamente.
Con l’aiuto del suo migliore amico Morgan e intimorito dalla maledizione delle
rock star di morire a ventisette anni, Brandon tornerà sui suoi passi, per
riprendersi ciò che gli appartiene, nulla però sarà così facile… La vita può
dare tanto ma poi presenta il conto. Intrecci, amori passioni, amicizie e
tradimenti di un gruppo di ragazzi e i loro sogni.
“Il sonno lo tiene avvolto come qualcosa di morbido che non riesce a
toccare e da cui non si vuole liberare, una sensazione di torpore che lo fa
sentire leggero, dimentico di tutto.
Poi, d’improvviso, qualcosa cambia: come un leggero vento che
diventa ciclone.
Il buio non lo protegge più, lo soffoca. Più si gira per liberarsene
più ne rimane imprigionato.”
La storia di Brandon e dei suoi amici è,
come dicevo, un romanzo di formazione che procede dall’adolescenza fino all’età
adulta e in sé la storia non è male perché presenta delle tematiche importanti
come il realizzare i propri sogni, il riscatto personale, il senso
dell’amicizia e della famiglia.
La prima parte della storia procede in
fretta ma quando Brandon diventa famoso la narrazione assume una specie di
china oscura e frettolosa che trascina i protagonisti in un giro assurdo di eventi
che cambia tutta la prospettiva del libro.
Da romanzo di formazione diventa un
“romanzo del contrappasso” dove chi aveva sognato troppo (e magari realizzato i
suoi sogni) viene senza un motivo punito dal destino e dove alcuni personaggi
come per esempio Samuel compiono scelte del tutto incongruenti al loro
carattere, arrivando così ad un finale non concluso che lascia l’amaro in
bocca.
Nella narrazione ci sono purtroppo dei
punti deboli come le descrizioni che spesso sono frettolose, qualche svista
concettuale, il linguaggio che troppo spesso si rifà al parlato quotidiano e ha
poca attinenza con un linguaggio letterario.
Purtroppo è presente anche qualche
errore grammaticale sfuggito agli occhi del revisore (piccolo appunto per
l’autore: la parola “vabbeh” non esiste in italiano ed è meglio non usarla
all’interno di un libro).
Romanzo d’esordio non male, anche se
l’autore ha ancora delle ottime possibilità per crescere.
1-Quanto c’è di te in questo
romanzo?
Iniziamo
subito con una bella domanda. Diciamo che diventare una rock star è stato
sempre il mio sogno da adolescente ma non ci ho messo lo stesso impegno di
Brandon e così non avendoci più provato ho deciso di
creare un personaggio che lo facesse al posto mio. Fra i molti lettori non sono
mancati gli amici alcuni dei quali l’hanno definito la mia biografia. Giuro che
non lo è assolutamente, anche se alcuni avvenimenti hanno fatto davvero parte
della mia vita.
2-Quale dei personaggi hai
sentito più tuo e perché?
Il
personaggio che ho sentito più mio è proprio il protagonista, Brandon.
L’idea
iniziale era di creare qualcosa che non avesse nulla di me, col tempo mi sono
accorto che Brandon mi somigliava sempre di più man mano che lo descrivevo, sia
nel carattere che nell’altruismo.
3-Se dovessi scrivere oggi
questo romanzo cambieresti qualcosa?
Beh
in primis lo riscriverei in terza persona, poi lavorerei molto di più sui
dettagli, sui dialoghi e sugli avvenimenti. Quando si scrive un romanzo per la
prima volta si ha la voglia di vederlo finito, di pubblicarlo e di farlo
leggere il prima possibile. Questa fretta è una cosa che ho riscontrato anch’io
ma solo dopo aver aiutato alcuni amici a scrivere il proprio racconto. Certi errori
non li noti fino a che non ti ritrovi a correggere quelli degli altri. Non è
escluso che un giorno lo riscriverò, dopotutto amo scrivere e sono sicuro di
essere migliorato tanto. Questo potrai riscontrarlo nel nuovo romanzo che sto
scrivendo, è una promessa.
4-Che progetti hai per il
futuro?
Beh
oltre a quello di fare lo scrittore a tempo pieno, mi sto impegnando per
realizzare un altro sogno: quello di diventare uno speaker radiofonico
professionista. So che non è facile ma ce la metterò tutta. Per ora mi capita
di fare qualche piccola comparsa nelle radio locali e un giorno forse chissà. I
progetti a più a breve scadenza invece sono quelli di veder pubblicato lo spin
off dé Il sogno di Brandon entro dicembre e il nuovo romanzo: Yes i know my way
entro l’estate 2019.
5-Chi è Salvatore Dolmetti?
Descriviti usando cinque aggettivi
Determinato,
coraggioso, altruista, creativo e sognatore.
Grazie Salvatore per aver risposto alle
mie domande.