La più buffa delle credenze sul mondo dei recensori di libri è credere
che queste persone siano continuamente stalkerati o molestati dagli autori di
libri.
Perché?
Noi
recensori vogliamo essere stalkerati dagli scrittori J
Per fare un po’ di chiarezza occorre spiegare chi sono i recensori di
libri.
Sono persone con una forte dipendenza da libri, che adorano leggere e
condividere l’amore per la lettura.
Sono quelli che si fanno le notti in bianco per vedere come va a finire
un libro, che amano girare per le librerie e le fiere di libri, che per un
libro in più fanno i salti mortali.
Persone che sono controcorrente, visto che in Italia la gente che legge
non è poi tantissima (e si vede).
Alcune di essi recensiscono o segnalano libri per professione,
tantissimi altri per il puro piacere di farlo e come canali di comunicazione
usano blog e social.
Come funziona il mondo dei recensori?
Attraverso le comunicazioni con gli autori.
In pratica il recensore offre un servizio (gratuito, a meno che non si
tratti di un professionista ma in quel caso si muove per altri canali) agli
autori (nuovi, vecchi, esordienti, self o non self) e alle case editrici (self
o non self) per pubblicizzare o recensire libri.
Può quindi capitare, anzi di solito è normale, che gli autori siano
pubblicizzati e/o recensiti in tanti blog o su tanti profili social di persone
diverse.
È il magico mondo della pubblicità!
Fare pubblicità non è scorretto, né censurabile.
Non c’è alcuna molestia, verso noi recensori.
Si segnala o recensisce per il puro amore verso i libri, qualcosa che
chi non legge non potrà mai capire.
Meglio un libro oggi che un ignorante domani.