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Il giorno del dolore di Francesca A. Vanni


RECENSIONE IN ANTEPRIMA


TITOLO: Il giorno del dolore
AUTORE: Francesca A. Vanni
GENERE: Fantascienza
CASA EDITRICE: StreetLib Selfpublishing

TRAMA
“A voi che state consultando questo diario, sappiate che ciò che state per ascoltare non è una storia qualunque.
Tutti voi conoscete Kyp Benedict Donovan, l’uomo che con le sue sole forze mutò le sorti della Lega Interplanetaria e che portò pace, giustizia e progresso nei nostri mondi.
Ma non sapete nulla, tuttavia, di come Kyp Benedict Donovan divenne un eroe.
Questa che ascolterete dunque non è la storia di Kyp il Liberatore ma la storia di Kyp il ragazzo, e di come un giorno la sua vita cambiò per sempre.
È la storia di quello che Kyp stesso chiamò il Giorno del Dolore.

Chi è Kyp Benedict Donovan?
Cos’è “il Giorno del Dolore” e perché ha cambiato le sorti di un’intera galassia?
Scopritelo leggendo il nuovo romanzo di Francesca A. Vanni, che per la prima volta si cimenta nell’ambito della fantascienza regalando ai suoi lettori una storia emozionante e ricca di colpi di scena dove niente è come sembra.


Si può vivere felici per tutta la vita, ignari di quello che succede attorno a noi, persi in uno strano stato di euforia che annulla tutti gli altri sentimenti?
È quello che Kyp si domanda ogni giorno, osservando le persone che lo circondano, e finisce in modo inevitabile perché lui si senta così diverso dagli altri.
Lo scoprirà per caso, in un giorno cominciato come tanti altri che finirà invece col diventare il giorno che cambierà per sempre la sua vita.
Il Giorno del Dolore, appunto.
Francesca A. Vanni ha scritto un romanzo di fantascienza distopica molto interessante, che mi ha coinvolta dall’inizio alla fine.
Il tema del libro sembra facile ma in realtà merita molte riflessioni da parte del lettore: si può vivere eternamente felici o è necessario provare anche altri sentimenti, sentimenti che spesso ci fanno soffrire e non ci piacciono, per poterci riconoscere a tutti gli effetti come persone e plasmare il nostro Io come vogliamo che sia?
E cosa significa, in virtù di questa domanda, vivere degnamente?
Su queste domande l’autrice costruisce una storia interessante in un possibile mondo futuro, un mondo che non è più la Terra, dove Kyp e i suoi amici dovranno lottare contro una spietata gilda di legislatori per ottenere non solo la propria libertà ma anche quella della loro gente.
La narrazione si muove su diversi livelli, prendendo nella giusta considerazione tutti i personaggi e offrendo nella parte finale un nuovo livello di lettura sul quale però non vi svelo niente altrimenti vi rovinerei il piacere della lettura.
Lo stile, come al solito, non delude: la Vanni scrive bene, approfondisce sempre le tematiche da lei trattate, bilancia descrizioni e azione e inserisce sempre nella narrazione un pizzico di ironia che apprezzo molto.
Lo rileggerei? Decisamente sì.